
La battaglia culturale della destra. Vignetta del 02/02/2025 in CTXT
Traduzione della vignetta: Sui proiettili del tamburo si legge: Bufale e sul calcio della pistola: Calore
L'ambigua "battaglia culturale" non è una novità, ma va e viene ed è stata riattivata, basta dirlo agli argentini. Il parruccone, durante la chiusura dell'incontro di estrema destra alla Conference for Conservative Action (CPAC) di Buenos Aires, ha avvertito che è necessario "fermare le sinistre" affinché "non entrino da nessuna parte".
Javier Milei, generatore di slogan reazionari che non hanno altro filo conduttore che la provocazione del guardaroba intellettuale, ha invitato i suoi seguaci a lottare contro il socialismo per spogliarlo della sua presunta supremazia nella battaglia culturale con cui "sono riusciti a imporre l'agenda del politicamente corretto".
Nella sua retorica, i termini molto generici "agenda" e "correttezza politica" significano la stessa cosa. Inoltre, nasconde un discorso che cerca di convincere che tutto ciò che viene stabilito fa parte di un piano contorto, malvagio e globale.
Da qualche anno si assiste a un aumento significativo di persone che si definiscono"politicamente scorrette" come sotterfugio "rivoluzionario" per il fascista, il sessista, il razzista, l'omofobo di sempre e così via. Una fiera canaglia che aspira a fare dello scorretto una virtù e non un errore.
Tra loro c'è un numero sorprendente di testardi retrogradi che cercano di mascherare il loro odio per la democrazia spacciando un misto di tecnocrazia e meritocrazia collegiale.
Qui, dove siamo esperti nel copiare "tendenze" esterne come pappagalli ciechi, molti hanno abbracciato il peggio del "conservatorismo" neoliberale più sociopatico di ogni paese per offrirci la loro versione redneck della "battaglia culturale". Un franchising non ufficiale a basso costo, un'imitazione con orpelli franchisti che vogliono presentarci come qualcosa di moderno basato su meme obsoleti e immagini e video di merda generati con la versione gratuita dell'IA più bizzarra, mentre coloro che hanno tagliato i veri merluzzi hanno il coltello dalla parte del manico.