Charlie Hebdo ha lanciato un concorso internazionale di vignette invitando a disegnare"contro il dominio delle libertà da parte di tutte le religioni". Il concorso è stato indetto per commemorare il decimo anniversario dell'attacco terroristico alla sua redazione il 7 gennaio 2015.
Mocking God si rivolge a vignettisti professionisti e vignettisti della stampa di qualsiasi età e nazionalità e li invita:
"A coloro che sono stufi di vivere in una società governata da Dio e dalla religione,
Quelli che sono stufi di ricevere lezioni sul cosiddetto bene e male,
A coloro che sono stufi di tutti i leader religiosi che dettano le nostre vite".
Il termine per la presentazione dei disegni si è aperto mercoledì 13 novembre 2024 e si chiude domenica 15 dicembre 2024 alle ore 18:00. I disegni devono essere inviati all'indirizzo mockinggod@charliehebdo.fr indicando la propria nazionalità e"i migliori disegni saranno pubblicati su Charlie Hebdo".
Opinione che nessuno mi ha chiesto.
Anche se ho smesso di partecipare ai concorsi molti anni fa per varie ragioni, non credo che l'approccio di questo sia del tutto corretto. Penso che vada benissimo che Charlie Hebdo "celebri" quel cazzo di evento come una rivendicazione della libertà di espressione e contro il fondamentalismo, l'integralismo e il terrorismo.
Quello che non capisco è che si tratta di un appello ai professionisti e che il premio consiste nel vedere le proprie vignette pubblicate sulla rivista. Mi sembra un approccio antiquato, di quando non si aveva altra scelta che inviare i propri lavori alle riviste o ai giornali cartacei per vedere se avrebbero pubblicato qualcosa. Forse sarebbe stato meglio e più giusto chiamarla semplicemente "mostra".
Attacco alla redazione di Charlie Hebdo
Il 7 gennaio 2015, due fratelli, Chérif e Saïd Kouachi, sono entrati nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi e hanno ucciso dodici persone. Otto di loro erano membri della redazione: cinque vignettisti (Wolinski, Cabu, Honoré, Tignous e Charb, il caporedattore), un correttore di bozze (Mustapha Ourrad), una psicanalista (Elsa Cayat) e un economista anti-neoliberista (Bernard Maris, noto come "Oncle Bernard").
Le altre vittime sono un giornalista e ospite del settimanale, Michel Renaud, un poliziotto d'élite e guardia del corpo di Charb, Franck Brinsolaro, il poliziotto (musulmano) Ahmed Merabet e un impiegato di una ditta di manutenzione, Frédéric Boisseau. Contemporaneamente, un complice dei fratelli Kouachi, Amedy Coulibaly, ha giustiziato una poliziotta municipale, Clarissa Jean-Philippe, l'8 e quattro ebrei in un supermercato kosher (Yohan Cohen, Yohav Hattab, François Michel Saada, Philippe Braham) il 9, prima che la polizia uccidesse i tre autori dei massacri.
L'attacco ha dato origine all'ormai storico slogan"Je Suis Charlie", creato dal grafico Joachim Roncin.
L'indizio del concorso mi è stato trasmesso da David Osorio di Bluesky, che ha anche scritto una nota.