Tassa sulle banche. Cartone animato del 17/07/2022 in CTXT
Il Governo sta preparando una tassa sulle società energetiche e un'altra tassa "temporanea e straordinaria" sulle banche; con queste due tasse mira a raccogliere 7 miliardi di euro in due anni.
È stato anche annunciato che il Governo proibirà alle banche e alle compagnie energetiche di trasferire le tasse straordinarie ai consumatori. Devo vederlo, perché a questo punto sono sicuro che abbiano già inventato un trucco per aumentare le tariffe (o inventarne di nuove) con qualche scusa divertente.
Non appena si è saputo della tassa per un po' di tempo per le grandi banche, migliaia di poveri hanno espresso la loro tristezza e il loro malcontento sul loro account Twitter, rifiutando che le aziende con un fatturato superiore a 1.000 milioni di euro paghino un po' di più per un po'.
Il media i "liberali" si sono anche affrettati a raccontarci la triste storia dei poveri banchieri e dei profittatori dell'energia caduti in disgrazia. Espansione titoloendesa, Iberdrola, Naturgy, Cepsa e Repsol, le più colpite dalla nuova imposta straordinaria sulle società energetiche".
Le vittime di cui parla Expansión sono quelli che sono stati rubare con due mani e pisciare di fronte alle vittime.
Su elEconomista, il 13/07/2022, hanno esordito dicendo che la nuova imposta li ha "privati" dell'8% dei loro profitti e l'hanno definita "populismo fiscale". Sei giorni dopo ci hanno detto che"le banche miglioreranno i loro profitti ordinari del 21% nel primo semestre dell'anno"
Il 17/07, il gruppo Vocento ha dato voce a una di queste povere vittime, regalando la prima pagina di El Correo al presidente di BBVA, Carlos Torres
Carlos è un uomo che lavora sodo, ma che non riesce a sbarcare il lunario e che presto vedrà ridursi i suoi risparmi, già esauriti, costringendolo a scendere in strada a chiedere l'elemosina.
Nell'intervista, che viene pubblicata in tutte le loro testate, Carlos Torres racconta la barzelletta economica per eccellenza, quella di remare tutti insieme nella stessa direzione.
Ogni volta che questi disgraziati parlano di remare nella stessa direzione, dovrebbero ricevere un colpo di remo nella nuca. A giugno si è celebrato il decimo anniversario del salvataggio di questi parassiti spazzini, per i quali sono stati spruzzati 101,5 miliardi di euro pagati centesimo per centesimo dai contribuenti. Un decennio dopo, mentre i loro profitti hanno continuato a crescere a dismisura, si stima che recupererà solo circa 9,5 miliardi
92.9,5 miliardi di euro'persi ' nelle tasche di non si sa chi, e non c'è nessuno in prigione per questa piccola svista.
Nel 2012, Luis de Guindos ha assicurato fino alla noia che il salvataggio delle banche non sarebbe costato"nemmeno un euro". Da quel giorno, il PP ha continuato a mentire. La Banca di Spagna, secondo i titoli dei giornali dell'epocase ne andò cantando dolcemente.