Interazione a Next Paint (INP), nuova metrica Core Web Vitals

 

Questa nuova metrica Google Core Web Vitals, che sostituirà il FID, ha smesso di essere sperimentale a maggio e le prime misurazioni sono ora disponibili su Google Search Console e PageSpeed Insights.

Interazione a Next Paint (INP), nuova metrica Core Web Vitals
Vediamo, Google... che cosa vuole ora?

che cos'è l'INP?

INP nella sua traduzione letterale significa interazione con il quadro successivo. Vale a dire, il tempo necessario affinché l'utente possa interagire con tutti i contenuti dopo che sono stati visualizzati (dipinti). Per quanto ne so, questa nuova metrica non limiterà più la misurazione al primo quadro, cosa che ha portato molti a ottimizzare il primo quadro (FCP) e a trascurare o trascurare il resto degli elementi della pagina fino al piè di pagina.

L'INP diventerà ufficialmente una metrica Core Web Vital stabile nel marzo 2024.

Interazione a Next Paint (INP), nuova metrica Core Web Vitals

Ecco come devono essere interpretati i valori INP.

Interazione a Next Paint (INP), nuova metrica Core Web Vitals

Fino a 200 millisecondi è considerato buono, da lì fino a 500 Google ritiene che sia necessario un miglioramento e tutto ciò che supera i 500ms è un'esperienza scadente.

cosa bisogna fare?

Ai fini della SEO, poiché si tratta di una metrica importante che influisce sul suo posizionamento nei motori di ricerca, è scontato che debba essere affrontata, anche se non è necessario fare nulla di nuovo. È sufficiente estendere le azioni abituali a tutti gli elementi della pagina, cosa che la maggior parte di noi che prende sul serio l'ottimizzazione (non solo per far felice Google) cerca già di fare.

Tra questi compiti comuni vi è la cura degli script che rallentano il caricamento, il miglioramento dei tempi di risposta e del comportamento di HTML e CSS e, naturalmente, del nostro server, quando possibile.

Ora bisognerà capire quali delle risorse utilizzate ingrassano l'INP e continuano ad alleggerire il DOM. Non sarà sempre possibile risolvere quello che Google sembra dirci essere un "problema" (si tratta di raccomandazioni, non di obblighi). Inoltre, a volte i loro stessi strumenti o prodotti alterano questi risultati, come nel caso degli annunci Adsense e del CLS.

E si ricordi di non farsi ossessionare troppo, perché per avere tutti questi "semafori" in verde dovrebbe costruire un sito web solo con testo semplice.


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