Teaser/trailer del documentario salvato dalle viscere di Internet.
Documentario di La Scatola Nera Produzioni sul vignettista spagnolo che ha accusato di plagio spielberg su cui ci sono molti riferimenti su Internet, ma credo che non sia mai stato terminato. Non sono riuscita a trovare un link a notizie sulla sua uscita o se ha ottenuto i fondi necessari per finanziarla (ho inviato una richiesta alla casa di produzione).
Sinossi:
Nell'ottobre 1975 il vignettista nato a Barcellona Joaquín Blázquez Garcés (1946-1986), su commissione dell'editore americano "Warren Magazines", creò"Melvin", il personaggio principale del fumetto pubblicato l'anno successivo nel numero 49 di "Vampirella", intitolato "Then one foggy Christmas Eve". Che sorpresa per Joaquín quando, sette anni dopo, un personaggio molto simile al suo balzò sul grande schermo per diventare una delle icone più importanti della settima arte: "E.T.. L'extraterrestre".
Joaquín è ormai morto e questo gli fornisce la prospettiva necessaria per analizzare, in modo critico e approfondito, la sua complessa storia di vita, collegandola trasversalmente con un periodo fondamentale del fumetto spagnolo.
Se vuole approfondire, può iniziare con l'intervista a Blázquez sull'argomento nella leggendaria rivista Cimoc nº 41 del luglio 1984
le 8 pagine del personaggio (1975).
Su Joaquín Blázquez (Testo tratto dal sito ufficiale del documentario)
Joaquín Blázquez Garcés è nato a Barcellona il 6 ottobre 1946. Il suo primo lavoro professionale fu all'età di 13 anni per l'agenzia "Bardon Art" e a 18 anni realizzò la sua prima serie, "Buffalo Bill", nel classico formato paesaggistico dei quaderni d'avventura.
Dopo essersi dedicato ai fumetti umoristici, nel 1975 contattò l'agenzia di Barcellona "Selecciones Ilustradas" con l'intenzione di pubblicare negli Stati Uniti per "Warren". I suoi primi test furono accettati e decise di lavorare con sceneggiature americane fino a quando, nel 1977, prese parte attiva alla rivista "Eh!", che chiuse dopo 10 numeri, e tornò a "Bardon" per lavorare per il mercato inglese. Si mise subito in contatto con "Editorial Norma", dove continuò a scrivere serie romantiche per l'Inghilterra. Nello stesso anno, Blázquez soffre di una crisi creativa e cade in una depressione nervosa che lo tiene lontano dal mondo dei fumetti fino a quando, alla fine del 1978, accetta di realizzare una serie per la Germania.
Fino al 1983 ha pubblicato opere in diversi Paesi e, quando è uscito "E.T.", è diventato ossessionato dalla richiesta di diritti d'autore per il design della creatura. Morì nel 1986 senza successo.
Nei riferimenti al documentario, in diversi blog citazioni che tra i disegni, i filmati in super 8, gli scritti personali e i ritagli di giornale che la vedova di Blázquez consegnò a Víctor Sarabia per la realizzazione di un documentario, c'erano anche delle lettere a Spielberg, anche se tutte le fonti affermano che non ricevette mai una risposta dal regista di E.T..
In seguito Blazquez avrebbe sofferto di depressione nervosa e sarebbe morto a quarant'anni a causa di un ictus, che alcuni attribuiscono alla continua assunzione di droghe e alcol.
il massimo che potevo ottenere era che il vicino del piano di sopra dicesse: "Oh, guarda, ha fatto E.T." (Joaquín Blázquez)
Il documentario aveva anche un teaser/trailer(traccia in Archivio)
Ilsito web ufficiale(copia in archivio) aveva anche un blog
A recensione a Casa Sagra.