Arrestato il vignettista egiziano Ashraf Omar

Publicado: 23/07/2024 : 17:23 | Actualizado: 23/07/2024 : 18:12 |

 
Rapito il vignettista egiziano Ashraf Omar
Ashraf Omar

Lunedì 22 luglio, il vignettista e traduttore egiziano Ashraf Omar è stato prelevato con la forza dalla sua casa al Cairo da uomini in borghese, come riferiscono Cartooning for Peace e Cartoonists Rights, citando un articolo di Al-Manassa.

Nada Mougheeth, sua moglie, che non era in casa, ha potuto vedere attraverso le telecamere di sicurezza come è stato portato fuori di casa bendato e messo in un veicolo. Nada Mougheeth sostiene inoltre che all'artista è stata confiscata una grossa somma di denaro e il suo computer.

Queste informazioni sono state riportate per la prima volta dal media Al-Manassa, per il quale lavora Ashraf Omar.

I media indipendenti hanno riferito che l'avvocato Mahienour El-Massry si è recato al dipartimento di polizia, ma che la polizia ha inizialmente negato la presenza o l'arresto del vignettista.

Sebbene inizialmente non si sapesse dove fosse stato portato e il suo datore di lavoro avesse contattato il Sindacato dei giornalisti per cercare di"scoprire dove si trovasse, garantire la sua sicurezza, rappresentarlo legalmente e impedire alle autorità di opprimere i giornalisti e di agire al di fuori del quadro della legge", Ashraf è stato portato davanti ai pubblici ministeri per testimoniare, secondo il sindacato dei giornalisti locali. Al momento non si sa di cosa sia accusato.

I media, citando come fonte il Sindacato dei giornalisti egiziani, affermano che negli ultimi mesi Omar aveva pubblicato una serie di vignette sulla crisi elettrica del Paese, sulla sua situazione economica e sui piani di vendita di beni statali a ricchi investitori del Golfo.

Nora Younis, redattrice di al-Manassa, ha dichiarato che "le vignette del nostro collega Ashraf Omar non violavano alcuna legge né attaccavano alcuno, e pertanto al-Manassa ritiene inaccettabile che sia stato portato via bendato all'alba".(Fonte).

Cartooning for Peace e Cartoonists Rights chiedono che sia garantita l'incolumità di Ashraf Omar e si uniscono a Reporter senza frontiere (RSF) nel chiedere chiarimenti su quello che la moglie di Ashraf Omar descrive come un rapimento, in assenza di informazioni da parte delle autorità.

Questi eventi si svolgono in un Paese che è una delle più grandi prigioni al mondo per i giornalisti, secondo RSF, che ricorda che "censura, perquisizioni, chiusura di uffici, arresti, processi farsa, sparizioni forzate e detenzioni arbitrarie sono la vita quotidiana dei giornalisti" in Egitto.

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