La Tribuna de Albacete e il suo vignettista si scusano per una vignetta

 
La Tribuna de Albacete e il suo vignettista si scusano per una vignetta

Il giornale La Tribuna de Albacete (Spagna) e il suo vignettista, Javi Salado si è scusato ieri per questa vignetta pubblicata domenica 28 novembre. Lo hanno fatto in una "nota della redazione".

"Mi scuso con i lettori che potrebbero essersi sentiti turbati o offesi".

"In relazione alla vignetta di Javi Salado pubblicata domenica scorsa nella sezione Opinione, questo giornale desidera chiarire che non c'è stata alcuna intenzione da parte del vignettista di collegare la trasmissione della nuova variante del virus SARS-CoV-2 con posizioni che si allontanano dai principi di uguaglianza e non discriminazione. Tuttavia, sia Javi Salado che "La Tribuna de Albacete" desiderano scusarsi con tutti i lettori che possono essersi sentiti infastiditi o offesi dalla suddetta pubblicazione".

Nella stessa pagina sono state pubblicate anche due lettere critiche dei lettori. In quella di Mayte Márquez, vengono evidenziate "sfumature razziste", apertamente di ultradestra nell'immagine, che lei descrive come un insulto alla carta dei diritti umani, spiacevole e ripugnante. Il Colectivo Sin Fronteras Albacete, che ha anche ha inviato una lettera il direttore del giornale e il gruppo Promecal, ritengono che la pubblicazione dell'immagine sia una sciocchezza, che considerano "preoccupante".

La Tribuna de Albacete e il suo vignettista si scusano per una vignetta

Acquisizione della fonte @luigiaguilar

La vignetta in questione non è stata pubblicata sul sito web di Albacete digital o è stata rimossa dopo la polemica.

Il leader del Movimento Un solo Sudafrica OSAmmusi Maimane, criticato domenica il cartone animato dicendo che espone un sentimento anti-africano profondamente radicato sulle origini della variante Omicron.

Le prime risposte e difese della vignetta da parte dell'autore della vignetta a accuse di razzismo non corrispondeva a ciò che l'immagine raffigurava e a ciò che Salado sosteneva fosse destinato a mostrare.

"Al contrario. L'immigrazione è il risultato di secoli di abbandono dell'Africa. Ora lo abbiamo fatto di nuovo, abbandonandoli al loro destino con i vaccini. Da quella polvere deriva il fango. Chi parla è padrone delle sue intenzioni; chi ascolta è padrone dei suoi pregiudizi".

Il giorno successivo, si è scusato, dando la colpa del risultato all'uso di stereotipi e i tempi di consegna.

"L'uso di stereotipi nel cartone animato è stato molto spiacevole. La fretta di inviarlo alla pubblicazione, senza lasciarlo riposare per individuare altre interpretazioni che potrebbero essere date, non mi fa sentire orgogliosa del risultato. Non mi resta che scusarmi ancora una volta.

Almeno in questo devo essere d'accordo con il vignettista, dover pubblicare una vignetta ogni giorno (non mi manca) può essere una tortura per il cervello e prima o poi si finisce per toccare argomenti in modo molto superficiale, per fretta, per ignoranza o, come in questo caso, per usare le cose più crude e semplici.

Comunque sia, la vignetta come presunto scherzo "solidale o vendicativo" ha ben poche difese. I personaggi, sudafricani marroni a forma di virus su una barca di nome Omicron in navigazione verso l'Europa, non lasciano alcun indizio grafico per capire qualcosa di diverso da ciò che si può vedere.

Questo è qualcosa di ricorrente quando noi dilettanti dello scarabocchio dobbiamo dare la nostra opinione su qualche argomento o Paese di cui sappiamo poco, niente o semplicemente topicazos

Altri casi con una certa somiglianza

All'inizio della pandemia, due vignette che utilizzavano la bandiera cinese per insinuare che si trattava di un "virus cinese" hanno creato una controversia che andava oltre l'aneddoto. Queste erano le storie.


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